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CARDINAL BURKE: DIFESO PER AVERE STABILITO UN LEGAME TRA IL CORONAVIRUS E O NON POSSUMUS DELLA ATTUALE SOCIETÀ

I teologi difendono il Cardinal Burke, che ha stabilito un legame tra il COVID-19 e la ribellione della società contro Dio

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews (27 marzo 2020) Martin Bürger mette insieme le repliche di numerosi cattolici alle accuse del New Ways Ministry nei confronti del Cardinal Raymond Burke di demonizzare la comunità LGBT menzionando la teoria del gender nelle sue osservazioni sulla fede cattolica e il coronavirus. Qui il messaggio del Cardinale Burke.

Numerosi insigni cattolici sono scesi in campo per difendere il Cardinal Burke dopo che un gruppo filo-omosessuale sedicente “cattolico” ha chiesto che Papa Francesco rimuova il cardinale dal pubblico ministero per aver stabilito un legame tra la piaga del coronavirus e l’allontanamento dell’uomo da Dio, specialmente nell’ambito della sessualità.
In una dichiarazione sulla pandemia di COVID-19 pubblicata il 21 marzo, il Cardinal Burke ha sottolineato che “una persona di fede non può evitare di considerare la presente piaga senza considerare anche quanto la nostra cultura popolare sia lontana da Dio”.

L’ex-prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il tribunale più alto all’interno della Chiesa cattolica, ha fornito una lista di modi in cui la società si è allontanata dal Creatore.
Non si tratta solo di indifferenza nei confronti della Sua presenza in mezzo a noi, bensì di ribellione aperta contro di Lui e contro il buon ordine con cui Egli ci ha creato e conserva la nostra esistenza”, ha affermato Burke.
Basti pensare ai costanti e violenti attacchi contro la vita umana, maschile e femminile, che Dio ha creato a Sua immagine e somiglianza: agli attacchi contro le vite di bambini innocenti e indifesi non ancora nati e a quelli contro coloro che sono più bisognosi delle nostre cure, contro quanti sono afflitti da gravi malattie, dall’età avanzata o da necessità particolari”.
Il cardinale ha criticato l’odierno “attacco pervasivo contro l’integrità della sessualità umana, della nostra identità di uomini e di donne, dietro la pretesa di definire per noi – spesso impiegando mezzi violenti – un’identità sessuale differente da quella che ci è stata data da Dio. Con preoccupazione ancor più grande siamo testimoni degli effetti devastanti della cosiddetta ‘teoria del genere’ sugli individui e sulle famiglie”.

Infine, il Cardinal Burke ha menzionato “un paganesimo che venera la natura e la terra”, sottolineando che “All’interno della Chiesa vi sono persone che si riferiscono alla terra definendola la nostra madre, come se noi venissimo dalla terra e la terra fosse la nostra salvezza. Ma noi veniamo dalle mani di Dio, creatore del Cielo e della Terra. Solo in Dio troviamo la salvezza”.

Il 25 marzo Francis DeBernardo, amministratore del filo-omosessuale New Ways Ministry, ha affermato che il cardinale avrebbe “affibbiato la colpa della diffusione della pandemia di coronavirus alla comunità LGBTQ”. Egli ha anche accusato Burke e il Vescovo Ramón Castro di Cuernavaca (Messico) di aver promosso “una disinformazione ignorante durante una crisi sanitaria globale”. DeBernardo ha anche esortato Papa Francesco a “rimuovere entrambi dal loro pubblico ministero per aver utilizzato un linguaggio pericoloso e irresponsabile parlando della comunità LGBTQ”. Ma numerosi insigni cattolici sono scesi in campo per difendere il cardinale.

Janet Smith, ex-professoressa di teologia morale al Seminario Maggiore del Sacro Cuore a Detroit (Michigan), ha denunciato l’attacco del New Ways Ministry contro il cardinale affermando che è “pieno di disinformazione, ossia di falsità”.
“Insinuano che Burke abbia attribuito la colpa della diffusione della pandemia di coronavirus alla comunità LGBTQ quando in realtà egli non ha affermato nulla di simile, nemmeno remotamente, e non ha nemmeno menzionato la comunità LGBT”, ha dichiarato a LifeSiteNews. “[Nella dichiarazione di Burke] la ‘teoria del gender’ viene menzionata una volta come una delle confusioni che sono scaturite dall’allontanamento da Dio, ma non l’ha identificata come elemento responsabile della diffusione del coronavirus”, ha spiegato la Dottoressa Smith.
Quest’ultima ha chiarito anche che il cardinale voleva affrontare “il problema rappresentato dal fatto che non viene concesso l’accesso alla Messa cattolica a causa del virus”, non attribuire la colpa della diffusione della pandemia a questo o a quel gruppo.
La Dottoressa Smith ha affermato che secondo quanto ha detto Burke “i mali che stiamo patendo sono il risultato della nostra ribellione contro Dio; pertanto per combatterli dobbiamo volgerci di nuovo a Dio”.
“Il New Ways Ministry teme che la sua lettera inciterà la violenza contro la comunità LGBTQ”, ha dichiarato la Smith, e ha concluso: “Sicuramente ciò non succederà, se la gente leggerà con attenzione ciò che essa afferma e saprà interpretarlo”.

Padre Serafino Lanzetta, membro dell’Accademia Giovanni Paolo II per la Vita Umana e la Famiglia, ha sottolineato che l’affermazione di Burke sull’“attacco pervasivo contro l’integrità della sessualità umana, della nostra identità di uomini e di donne” dev’essere interpretata “alla luce di molti altri peccati denunciati da Sua Eminenza come causa di un giusto castigo per mezzo di una piaga permesso da Dio”.
Ogni piaga, compresa quella attuale, ha dichiarato Padre Serafino a LifeSiteNews, “è il prodotto del peccato originale e dei nostri peccati attuali. Dev’essere offerta riparazione per ogni peccato, ma quello contro dell’uomo contro la creazione di Dio possiede un grado di immoralità più grave e specifico: quello di una terribile ribellione contro Dio nel tentativo di sostituirLo con cose fatte da noi”.
“Ciò esige davvero urgentemente una riparazione. Dio non può mai essere sostituito dall’uomo”, ha affermato.
Secondo Lanzetta, i cattolici hanno il dovere di proclamare la verità. “Abbiamo sempre il diritto di ricordare agli uomini che Dio è il Creatore, di ricordare loro cosa ha fatto Dio quando ha creato l’uomo e la donna. Questo è l’obiettivo e il fondamento reale di ogni giudizio morale”.

LifeSiteNews ha parlato anche con Maria Madise, direttore internazionale della Società per la Protezione dei Bambini Non Nati (Society for the Protection of Unborn Children, SPUC). La Madise ha affermato che “non è certo sorprendente che il gruppo dissidente pseudo-cattolico New Ways Ministry se la stia prendendo con prelati ortodossi che sostengono che il comportamento promosso dall’agenda LGBTQ offende Dio”.
La Madise ha definito i commenti di Burke sulla crisi del COVID-19 “pieni di sollecitudine e pastorali, ispirati da autentico amore per la verità”.

In passato il New Ways Ministry è stato condannato da vari vescovi. Nel 2010 LifeSiteNews ha riportato le dichiarazioni del Cardinale di Chicago (Illinois), Francis George, secondo le quali il gruppo promuove insegnamenti non cattolici.
“Ci tengo a chiarire che, come altri gruppi che affermano di essere cattolici ma negano aspetti centrali dell’insegnamento della Chiesa, il New Ways Ministry non gode dell’approvazione o del riconoscimento della Chiesa cattolica e non può parlare in nome dei fedeli cattolici americani”, affermò George all’epoca.

Nel 2011 il Cardinal Donald Wuerl, considerato progressista da molti cattolici, ha scritto: “La posizione proposta dal New Ways Ministry non può essere considerata in alcun modo conforme all’insegnamento cattolico, e quest’organizzazione non è in alcun modo autorizzata a parlare in nome della Chiesa Cattolica o a identificarsi come un’organizzazione cattolica”. 
[Traduzione per Chiesa e post-concilio di Antonio Marcantonio]

Chiesa e post-Concilio

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