P. GIOVANNI PERRONE, S.J: DISSERTAZIONE SUL COMUNISMO E SOCIALISMO
P. Giovanni Perrone, S.J.
LA SOLA RELIGIONE CATTOLICA
PUÒ EFFICACEMENTE OPPORSI AI
CONATI
DEI COMUNISM0 E DEI
SOCIALISM0
Mio divisamento non è nella presente
dissertazione il dare una storia della origine e del progresso del Socialismo e del
Comunismo. Ciò " è stato fatto dal Sudre (1), molto meno è quello di farne
una confutazione, ciò che è stato eseuito dal Conte Avogadro della Motta (2),
dal Deschamps (3), i" Chassay (4) ampiamente; nè tampoco è mio
intendimento il dimostrare le attinenze dell'uno e dell'altro col
protestantesimo e con tutte le eresie, che è stato il còmpito che si prefisse
il Nicolas (5); nè quello di far conoscere il collegamento che il Socialissimo
e il Comunismo hanno colle sette segrete, il che venne rilevato dall'Eckert (6)
e dal Gyr (7). Nò; " di questo io mi sono proposto, ma secondo che vuole
l'enunciato del mio Tema debbo provare, come sola la Chiesa Cattolica possa
opporsi efficacemente ai conati del Socialismo e del Comunismo. Ognun vede, che
a venire a capo di questo assunto, mi è d'uopo di sporre quali sieno questi
conati, qual debba essere la efficacia richiesta per opporsi a sifatti conati,
e che questa nè l'ha, nè la può avere che la sola Cattolica Chiesa. E allor che
parlo di conati, parlo di conati pratici; quando parlo di efficacia intendo di
efficacia vigorosa solo atta a produrre l'effetto, e lo produce di fatto;
infine quando parlo di Chiesa Cattolica, s'intende nel suo concreto, cioè
considerata sotto ogni rispetto. Per quanto in angusta cerchia abbia ristretto
il mio argomento, pur mi è forza confessare che il campo a percorrere è vasto
assai, e quindi convenga contentarmi di accennare piuttosto anzichè recare le
prove del mio soggetto, nel che consiste la maggior difficoltà, che è del dover
dir tutto senza oltrepassare quel giusti limiti che ad un discorso accademico
si addicono onde non abusare della bontà e del favore di chi fa bella corona al
disseIrente, Affin di comprendere quali sieno i conati del Socialismo e
Comunismo mi è d'uopo premettere qualche cosa intorno alla loro natura, poichè
da essa facilmente si appalesano le loro tendenze, e però le loro mire, i loro sforzi, i loro mezzi.
Ora sebbene si distinguano il Socialismo e il Comunismo fra di sè, perchè il
primo ha per obbietto immediato la distruzione dell' ordine sociale, ed il
secondo ha per obbietto immediato la distruzione della proprietà, pure sono fra
se intimamente collegati con sì stretto nesso che a giusta ragione li chiameresti
un solo mostro a due teste. Convengono ambo appieno nello scopo finale, che è
il rovesciamento di quanto esiste nell'ordine delle idee, nell'ordine del
fatti, nell' ordine morale e sociale. Cospirano amendue nello stabilire e
difendere l'autonomia la più assoluta della mente, del cuore, e delle azioni
così pubbliche come private.
Per l'autonomia della mente intendono alla indipendenza
ed alla emancipazione da ogni religione, ed anzi perfin da Dio stesso, Cui
vorrebbono distruggere, Cui abborrono, Cui odiano ed a Cui agognano sostituir
se stessi. A chi non son note le orribili bestemmie degli Enfentin, dei Luigi
Blanc, dei Fourier, dei Considerant, dei Proudhon 2 Bestemmie che io per orrore
non ripeto, ed anco per non ferir le orecchie vostre. A chi non è noto come il
panteismo il più sfacciato vien proposto pel solo Dio? A chi infine non è
palese l' antropolatria, ossia il culto dell'Uomo, che ebbe il coraggio di
pronunziare: il Dio son io ? ll Dio è la Società , il Dio è il popolo? E tutto ciò per proclamare l'assoluta e piena
indipendenza, ed emancipazione da un essere superiore a sè.
Che se il Socialista e il
Comunista proclamano la indipendenza da Dio, quanto più la proclamano rispetto
a qualsivoglia diritto, a qualsivoglia legge, a qualsivoglia sovranità, a
qualsivoglia umano potere? Non vi ha per essi verun governo legittimo, non
diritto di sorta alcuna, niuna legge obbligatoria nè naturale, nè divina, nè
umana; la sola forza costituisce nella costoro dottrina il potere, la legge, il
diritto.
Ed ecco come da queste
teoriche spontaneamente rampolli ed a squadra di logica, che la proprietà è un
furto, e quindi ciò che ne conseguita, sanzionato lo spogliamento dei
possidenti, dei ricchi, qualunque possa essere il titolo del possedimento loro.
Non son questi altro più che corollarii racchiusi nel teorema, e che non
aspettano che il pratico svolgimento.
Non meno feconda e pratica è
l'autonomia del cuore, per la quale ogni freno si rilascia alle depravate sue
tendenze. Non vi ha prato per cui non discorra la costoro lussuria. La voluttà
la più brutale è il loro pascolo; l'appagamento della carne sotto ogni rispetto
è il fine loro supremo. Non mi farò qui tampure a riferire quanto i costoro
capi scrivano intorno alla donna libera, intorno alla comunanza delle donne, intorno
alla libera scelta degli obbietti del loro amori, intorno all'abolizione del
conjugio e della famiglia per non macchiare con tali turpitudini le caste
vostre orecchie. Dirò solo, che i pagani medesimi più spudorati non giunser mai
a così turpe impudenza alla quale pervennero cotesti Apostoli del piacere.
Per ciò poi che si attiene
all'autonomia delle azioni vuoi pubbliche vuoi private, basti il dire che la
costoro vita non è che una congiura permanente per tutto sconvolgere l'ordine
sociale. Non indietreggiano alla vista dell'annientamento del lavoro, della
estinzione del credito, della rovina del commercio, della miseria, dei
fallimenti, della guerra civile, del saccheggio, dell'eccidio, del despotismo,
della morte. Si spingono le masse al cupo bagliore degl'incendii, a traverso
del sangue e delle ruine, a ricondurre allo stato selvaggio le più incivilite
nazioni. Cancellano ogni nozione di diritto e di dovere, di giusto e d'
ingiusto, svelgono tutti gli appoggi morali dell' ordine. Preparano la via alla
intiera dissoluzione dello stato sociale per ridurla allo stato di belve
feroci; che si lacerano, si mordono, si sbranano a vicenda, cedendo la vittoria
al più forte ; e al più audace il frutto della vittoria sul più debole ;
vittoria che è un abisso, in cui le società pajon destinate a scomparire a
traverso di torrenti di sangue, schiacciate e ridotte in polvere da un
despotismo senza ritegno , senza principio, senza nome, ovvero lacerate e
sminuzzate dalla più radicale ed universale anarchia. Socialismo e comunismo il
cui solo nome è una terribile altaleva che mette a rumore e scuote le nazioni,
la cui discussione fa tremare il suolo come una terra agitata da un vulcano.
Nè si creda già che queste
sieno teorie sterili, senza effetto, o come diconsi utopie senza risultamento.
Ah nò, sono realta, e così fatte che s'infiltrano a poco a poco nel ceto stesso
plebeo e lo eletrizzano come la corrente galvanica. Recherò non dirò a pruova,
ma solo a saggio di questo vero l'uno o l'altro fatto di pubblica ragione, e
documenti irrepugnabili, perchè tratti dai loro scritti medesimi e dagli atti
loro.
L'espressione la più generale, dice il Nazionale del 1848, del socialismo è questa:
« Applicare tutti i mezzi della società alla società , i e altrove , Egli è ben
inteso d' ora in poi, che la rivoluzione è sociale, e non politica, e che ella
implica il miglioramento della sorte di tutti per la ripartizione la più equa
dell' avere di tutti. Or domanda la vera repubblica : " è egli l'aver di tutti?
E la proprietà comune. Che è ella la ripartizione più equa di questi averi di
tutti per immegliorare la sorte di tutti? E l'organamento della comunità».
– 8 –
Fd ecco così congiunti i Socialisti e i
Comunisti, come fusi in uno.
Il Prudhon promulgatore il
più attivo dell'ateismo è stato nominato all' assemblea Nazionale con 70.000
voti socialistici di Parigi ai 14 Maggio dello stesso anno. Alla veglia
dell'attentato sull' assemblea Nazionale le dodici sezioni segrete si erano
riunite in un banchetto, e tra le ovazioni che in esso si fecero udire, si
distinsero le seguenti : » Alla imposta di un milliardo sui ricchi – Alla
distruzione di tutti i Musei e degli oggetti d'arte, come quelli che danno al
popolo idee troppo aristocratiche – Alla emancipazione delle donne – Al
livellamento dei fondi – Al richiamo in giudizio di tutti quei che hanno
rendite, qualunque esser possa la loro età o sesso –. Per ultimo vennero
stabiliti i seguenti principii – Ogni popolo è Sovrano di diritto divino,
sovrano sopra la terra come Dio l' è nel Cielo, e questo per un popolo è la
prima, come la più alta delle legittimità. – La sovranità è una, infinita e indivisibile di sua natura; e per la stessa
ragione che due infiniti si escludono, l'idea di due poteri uguali o nò, aventi
o nò la stessa origine sono innammissibili ». Le conseguenze che da così fatti
principii ne dimanano sono quest'esse- Dunque la Sovranità del popolo è
illimitata; dunque ella si stende sulle coscienze, sul matrimonio, sulla
famiglia, sulla proprietà, su tutti i dritti – Dunque niun potere Spirituale
distinto dalla Sovranità del popolo – Dunque non più religione, non più Chiesa
– Dunque despotismo il più mostruoso, che abbia i" pesato sulla natura
umana, comunismo il più vasto che siasi giammai esercitato (8).
Eccovi, o Signori, in brevi
tratti esposta la natura e le tendenze i" del socialismo e del comunismo ;
eccovi messi sott'occhio i conati dei medesimi coi quali essi agognano di
realizzare gl'irreligiosi, gli empi e scellerati progetti di cui son pregni ,
presso il popolo , per mettere a soqquadro ogni ordine religioso, politico e
morale della società e degl' individui cogl'incendii, colle devastazioni, coi
saccheggi, colle stragi, col "; colla morte.
Ora, io chieggo, qual rimedio
potrà apportarsi a tanti mali che costoro minacciano, tutelati come sono dal
più misterioso e impenetrabile segreto tenebroso, col ferro minacciante la vita
di chi non eseguisce i ricevuti mandati ? Qual argine, qual diga sarà così
potente da arrestare una fiumana cotanto furibonda e devastatrice? Quale
ostacolo che valga ad efficacemente resistere e far fronte ad un uragano così
spaventevole ? Ah certo null'altro che una istituzione forte e gagliarda la
quale sia da tanto, fino ad opporre all'autonomia o meglio,
all'anarchia della mente l'autorità inviolabile ; all'autonomia od anarchia del
cuore l' ubbidienza santa , all'autonomia od anarchia delle azioni
l'annegazione, ossia lo spirito di sagrifizio e la carita divina (9. Per l'autorità si
distrugge l'anarchia della mente, coll'assoggettarla alla religione, " al
legittimo potere; per l'obbidienza si distrugge l'anarchia della indipendenza, della
insubbordinazione, della rivolta ; per l' annegazione, ossia per
lo spirito di sacrifizio e di divina carita si distrugge l'anarchia dell'eccesso
dell'amor proprio, della sete ardente degli averi e della strabocchevole
propensione alla voluttà ed al piacere. Ma e qual sarà cotesta istituzione, che
sia da tanto di potere con efficacia rendere l'autorita inviolabile, d'indurre
alla ubbidienza santa, di persuadere l'annegazione ossia lo spirito di
sacrifizio e di carità divina ? E ciò in uomini orgogliosi, idolatri di se
stessi, e rotti ad ogni nefandezza e ad ogni vizio ? Niuma, niun' altra fuor
della Cattolica Chiesa. Ciò che proverò negativamente e positivamente E primo negativamente, perchè a
tanto non vale la scienza, non vale la etorodossia, non valgano i governi, che
sono le tre sole ipotesi ammissibili. Non vale la scienza, la quale sebben
valga a confutare speculativamente tanto il socialismo, quanto il comunismo,
pur non di meno in pratica non basta a respingere con essicacia i loro conati
dei quali ragioniamo. Tanto più perchè spesso è incerta, perchè spesso
contradetta, perchè vaga, perchè paralizzata dai dotti per la tanta varietà di
opinioni intorno all'origine del potere, alla estensione del potere, al
soggetto del potere; lo stesso dicasi della origine della proprietà, del
diritto di proprietà, del vero soggetto della proprietà, del fondamento della
proprietà, della inviolabilità della proprietà. E di fatto il Thiers, il quale
scrisse un libro intiero intorno al potere ed alla proprieta in confutazione
del socialismo e del comunismo, lungi dall'aver raggiunto il suo scopo, altro
non fece, che provare la necessita e la legittimità del comunismo, e mostra
fino alla evidenza l'impotenza radicale del razionalismo nello stabilire sopra
un qualunque fondamento il diritto di proprietà. Lo stesso è avvenuto ad un
altro campione, che si propose il medesimo scopo, cioè il Cousin, il quale sotto
la sottana ginevrina del Vicario Savojardo, lungi dal confondere il comunismo
reca al medesimo un nuovo soccorso, arme di fresco raffilate, e come un intiero
arsenale di tutte le dottrine, che avevano prodotto lo stesso comunismo. E sì
che si tratta di tali , tenuto l'uno in conto di un de più grandi uomini di
stato, e l'altro di uno de' sommi filosofi della età nostra. Farei
toccar con mano la verita di uanto affermai, qualor non mel vietasse l'angusto
limite " tempo, che a parlar mi è concesso (10). Non vale a tanto la
eterodossia, la quale anzi ha dato un impulso gagliardissimo al socialismo e
comunismo. Gli Anabattisti primogeniti della fazione luterana ne sono una prova
di fatto irrepugnabile. Perocchè essi organarono non solo la rivolta, ma eviandio
la comunità collo sproprio e colla fusione del beni del quali però i capi si
fecero proprietarii mascherati, come lo sono i comunisti contemporanei. Prova
inoltre di fatto sono le varie fasi per le quali passò il protestantesimo in
filosofismo, in razionalismo, in panteismo, i quali furono e sono come i
fattori del socialismo e del comunismo. Prova in fine di fatto è l'impegno
esagerato dei socialisti e dei comunisti, non che di tutti i riottosi politici
in incielare, difendere e propagare il protestantesimo, come quello che nella
sua dottrina contiene, come il pollo nell'uovo, come l'albero nel germe, tutta
la teorica e la pratica dell'una e dell' altra testa del mostro divoratore. Non
valgono a tanto i governi, i quali ponno bensì agire colla forza fisica e
materiale sui corpi, ma non giungono a dominare l'idea, che è quella che regge
il " morale. Nulla ponno sulla mente, nulla sul cuore i quali sono liberi,
tuttochè le mani sian da catene avvinte, " inceppati i piedi. – Ma quel che
più rilieva è che per parte di parecchi governi vi ha delitto di complicità, e
questa doppia ; l'una consiste nella tacita od aperta connivenza verso i
settari nemici dell' ordine sociale; l'altra consiste nel distendere essi
medesimi le mani alla preda collo spogliamento il più iniquo delle chiese, dei
conventi, del monasteri. Ora il transito dalle proprietà ecclesiastiche a
quelle de privati è logico. Come potrebbero pertanto cotai governi opporsi
efficacemente a tai conati, se parecchi ministri di cosi fatti governi formano
inoltre parte delle società segrete confederate col socialismo e col comunismo,
se pur non ne fan parte ? Se incurvati alla terra consecrarono il principio dell'utilitarismo conculcatore di ogni diritto
divino ed umano? Se non pochi governi tremano d'innanzi alla forza misteriosa,
alla compage di queste associazioni, e ne paventano i colpi dai quali sono
tremendamente minacciati? Ah convien qui pure confessare che lungi dal valere a
tanto di reprimere i conati in discorso, i governi indietreggiano anzi alla
vista del pericolo, che loro dal socialismo e dal comunismo sovrasta. Ondechè è
a conchiudere con rigoroso discorso, che se nè la scienza, nè la eterodossia,
nè la politica ponno far argine al torrente che gonfio minaccia di tutto allagare, di tutte
invadere, e trascinar seco il corpo sociale, rimanga solo il Cattolicismo, sola
la Cattolica Chiesa capace e valevole ad arrestar l'allagamento non dirò più di
un torrente, ma del mar fremente le cui onde da furiosi venti agitate si
spingono fin sulle nubi. Ella sì, è la sola, che investita del divino potere e
non mai peritura può dire a quel turbolento oceano : « Usque huc venies et nonprocedes amplius et hic confringestumentes fluctus tuos», che è
quello che or mi rimane a provare positivamente,
E di vero, se la istituzione
di cui trattasi render deve l'autorità inviolabile coll'assoggettamento della
mente a Dio rivelante, ed al potere da Dio ordinato a reggere l'umano
consorzio; se debbe ingenerare nella volontà o nel cuore la ubbidienza santa
col più umile ossequio alla legge; se debbe inspirare l' annegazione di sè
collo spirito di sacrifizio, e di " Carità , e tutto questo senza invilir
l'uomo, ed anzi col nobilitarlo, si fa manifesto dover essere una così fatta
istituzione di un ordine superiore, di un ordine eccedente ogni umano
ritrovato, di un ordine che domini e signoreggi tutto l' uomo e come individuo,
e come membro " Società , ed anzi la Società medesima. Or qual altra
istituzione si aderge a tant' altezza ed a tanta sublimità sino ad essere la
dominatrice del mondo morale e volgerlo come a lei piaccia, fino a rendere
impotenti ed inutili gli sforzi degli empii ? Ah sì, ripeto, questa per fermo
non è, nè esser può che la Chiesa cattolica; essa sola, perchè divinamente
istituita a governare e ad ammaestrare l'intiera umana famiglia, colla sua
autorità sovrumana può assoggettare a Dio qualsivoglia più restia intelligenza,
può piegare qualsivoglia più recalcitrante volontà, può indurre qualsivoglia
più dissoluto all'annegazione di se col sacrifizio più doloroso e piegarlo allo
scambievole amore.
Di più; ella sola può rendere
luminosa testimonianza di sua origine divina pei motivi che seco reca. Del
sovrannaturale potere a lei concesso, delle prerogative e doti delle quali ella
è fregiata. Ella sola come invincibile può provocare le ire tutte e i furori
degli empii, ad adoperare contro di se le armi loro, le macchine della loro
astuzia e delle lor frodi, a mettere in opera quanto l' umana e la diabolica
malizia può lor suggerire per abbatterla e per annientarla. Chè nè la calunnia,
nè gli spogliamenti, nè gli esilii, nè le carceri, nè le torture, nè i pugnali,
nè i capestri, nè i roghi, nè altra sevizia qualunque potrà ungue mai farla
indietreggiare, non che vacillare o cadere. Ne ha di ciò pegno sicuro i SleSSO
suO incremento nei tre primi secoli di sua esistenza sotto la dominazione pagana, che la fè nuotare nel sangue de suoi
figliuoli; ne ha un pegno certo nella sua invitta costanza sotto la tirannide
d'imperatori e rè ariani od iconoclasti, che non la ce dettero per più secoli
nè in crudelta, nè in perfidia ai despoti dell' antica Roma ; ne ha pegno
indubitato nella sua fermezza tra le sì svariate catastrofi della mediana età ,
che vennero come fiumi a metter foce nell'abisso del protestantesimo, che tutte
s'ingojò le precedenti eretiche fazioni, e che dal sestodecimo secolo fino al
dì presente non mai cessò dall'osteggiare questa Chiesa con odio vatiniano,
colle più spietate carneficine, col baglior de' sofismi , colla lega col
politico potere, colle sette tutte diaboliche le quali dal medesimo ebbero od
origine od alimento. In mezzo a questi tutti formidabili cimenti, che avrebbero
seppellita ogni più gagliarda umana istituzione, ella in quella vece
grandeggio, assimilò a se stessa in gran parte i suoi osteggiatori medesimi, e
si assise circondata di aureola novella sulle ruine de' suoi nemici, cui ella
vide venir meno e perire. La sola Chiesa infine per la sua Cattolicità è quella
che copre coll' ombra sua la superfice tutta dell' abitato universo, è la sola,
che con la sua gerarchia una ed indivisibile con a capo e centro e guida il
Pontefice Romano costituisce, anche sol secondo le umane vedute l' autorità più
augusta, più forte, più imponente di quante n abbia avute, o n abbia la terra.
Autorità massima al cui raffronto i più grandi imperi, le più estese monarchie
diventano poco più di locuste rispetto ad un gigante. Or che non diventa
quest'autorita medesima veduta cogli occhi della fede? Quì ogni confronto si
perde, non ha più luogo, posciachè tratterebbesi, come parlano i dialettici, di
cose disperate tra le quali non vi ha più verun lato di rassomiglianza e di
confronto. Tutto a lei cede, tutto si smarrisce e si annulla. Ella è a questi
occhi grande della andezza di Dio, forte della fortezza di Dio, immortale della
immortalità di Dio. Chi è mai che a Lui non ceda 2 Chi è cui Egli non domini?
Ma mi si chiederà : con qual modo, con quai mezzi la Chiesa efficacemente si
opporrà ai Conati Socialistici e Comumistici ? Si opporrà indirettamente, e si
opporrà direttamente, e si opporrà con tale un successo da render vano ogni
loro sforzo astringendoli a cedere a lei la vittoria la più luminosa. Svolgiamo
questo vero in ogni sua parte, Si opporra direttamente, non gia ai Socialisti e
ai Comumisti, ma sibbene aiConati loro, come ho annunziato nel mio tema. Ciò dico, perchè niun
pensi indirizzarsi l'azione della Chiesa contro quest' infelici, pei quali
l'autorità della Chiesa è nulla, come nulla per essi è l'autorità del medesimo Dio, al quale
non eredono, o non curano, o confondon col mondo e coll' uomo. Posseduti come
sono dallo spirito e dal genio del male, non son capaci, almen moralmente, di
conversione e di ravvedimento: no, questi non mai rinsaviscono; son di quelli
de quali è scritto : Venundati sunt ut facerent malum. Sono indurati, sono impietriti nel male e nella perversità. E
parlo, come ognun vede, del capi, dei duci, dei seduttori ; chè quanto ai
sedotti, non riesce così difficile il costoro rinsavimento, come la sperienza,
tuttochè di rado assai, pure a quando a quando cel fa conoscere. Che se la
Chiesa non giunge a spezzar quei cuor di macino, ben può render nulli i loro
sforzi, e ciò , come dissi i" prima, direttamente. Li rende nulli col suo
divino insegnamento ai popoli a se commessi. Insegnamento per cui altamente
nelle lor menti e nei loro cuori imprime le massime del dover rendere a Dio
creatore e provvido reggitore dell' Universo quell' omaggio e quell'ossequio
che alla infinita Maestà sua si addicono; per cui ispira quel sentimento di
devozione e pietà al quale debbono tenersi strettamente uniti ed avvinti ; per
cui inculca quella fedeltà ad ogni pruova, che al loro Redentore e Signore
cotanto verso essi benefico e prodigo hanno giurato , fin dall' istante nel
uale furon messi a parte dell'eccelso favore di esser figli di i", , e
membri della Chiesa sua, e di avere in abborrimento quanto sa di empietà.
Insegnamento col quale la Chiesa fa noto ai suoi fedeli i divini documenti della
dovuta soggezione ai principi legittimi della terra, i quali da Dio riconoscono
ogni loro potere, a tenore degli oracoli biblici : » Per me regnano i regi e i
le gislatori ordinano quello che è giusto. Per me i principi comandano, e i
potenti amministrano la giustizia (11), Che, Ogni anima sia soggetta alle
podestà superiori; imperocchè non è podestà se non da Dio; e quelle che sono,
son da Dio ordinate. Per la qual cosa, chi si oppone alla podestà, resiste alla
ordinazione di Dio. E quei che resistono si procacciano la dannazione (12),
Temete Dio, rendete onore al Rè (13) ». Ed altri simili ben molti suggellati
coll' autorità del Divin Salvatore, il quale a Pilato sebbene istituito preside
da Tiberio, disse appunto: » Non avresti su me potere alcuno, qualor non ti
fosse stato dato dall' alto (14) » Oracoli , che mentre per un delati sventano
la sognata sovranità popolare, qual principio fecondo di sommosse , di tumulti,
e ribellioni, per l'altro circondano di raggiante aureola i Principi della
terra e i loro ministri, e li rendono obbietto di venerazione e di ossequio.
Per tal forma rende la Chiesa inviolabile l' autorita contro le mene e gli
attentati del Socialisti.
Insegnamento col quale la
Chiesa stessa inculca ai popoli la più perfetta ubbidienza di mente e di cuore
al sommo potere, ogni qual volta questo non si opponga per un sopruso
dell'autorità conferitagli alle ordinazioni di ". Chiamai questa
ubbidienza di mente e di cuore, come quella che è da Dio voluta,
come quella per cui il fedele ubbidendo al principe ubbidisce a Dio, ed a lui
si sottomette per amore " iDio, conforme a quello : » Siate
per riguardo a Dio soggetti ad ogni creatura, tanto al Rè come sopra di tutti,
quanto ai presidi come spediti da lui (15), perchè tale è la volontà di Dio. Da
poichè » E stato dato loro da Dio il potere, e la virtù dall'Altissimo (16),
Laonde non è un invilimento l'assoggettarsi ad un suo simile, allorchè
l'assoggettamento si fa come al rappresentante di Dio, come a chi è il ministro
di Dio, a chi tien le veci di Dio, e per l'amore dello stesso Dio. Ed ecco come
la Chiesa renda l'ubbidienza Santa, Santa in sè, Santa pel modo, Santa pel
fine, Santa per motivi al tutto Santi e sovrannaturali. Di certo chi in tal
modo ubbidisce si tien ben lungi dal machinar novità, dall'infrangere l'ordine,
dallo involvere e sovvertire la Società.
Insegnamento per ultimo col
quale la Chiesa a tutti mostra la necessità dell'annegazione di se stesso,
della forza e violenza, che ognun deve fare a se stesso per infrenare le male
propensioni di una natura corrotta, le tendenze alla voluttà ed alla inquieta
bramosìa e aspirazione degli altrui averi; per rintuzzare ogni voglia ingiusta,
e malvagia. E tutto ciò medianti i divini documenti secondo i "i il fedele
è tenuto a sacrifizii continui, a sacrifizii illimitati e dolorosi e non mai
interrotti quantunque volta questi esigano il dovere, il mantenimento della
giustizia, la carità verso de' suoi fratelli. Intuona ella, pertanto a quanti
sono i figli suoi quel divino oracolo: , Chi vuol tener dietro a me rinneghi se
stesso, tolga ogni giorno la sua croce e mi segua (17)», per cui l'Apostolo a
tutti senza eccezione scriveva: , Quei che sono di Cristo crocifissero la
propria carne coi vizii ed appetiti suoi (18) ». In tutti condanna l'avarizia,
e il desiderio smodato dell'arricchire : ad ognuno inculca la massima del savio
: ». Combatti per la giustizia fino alla morte (19) »: ed altrettali inconcussi
principi, de quali riboccano le sacre carte. Avvalorati per così fatti
insegnamenti alla gagliarda i seguaci del Nazzareno, e fatti certi " tutta
la vita altro esser non debba, che quella di una vittima della virtù, della
giustizia, della carità, rendonsi inacessibili ad ogni seduzione di chi pur li
vorrebbe trarre alla malvagità ed al disordine.
Tutti questi insegnamenti poi
ella rinvigorisce e rafferma coll'esempio potentissimo d'innumerevoli eroi da
se formati all'apice della virtù e della santità ; rinvigorisce ed allena col
metter loro come in panorama la prospettiva di una piena di celestiali delizie,
che innondano il cuor del giusto, e di una ricompensa eterna; e per l'opposto
colle minaccie di atroci rimorsi di una rampognatrice coscienza, di angustie,
di affanni che tengon dietro al colpevole, e ad una terribile aspettazione
all'ora estrema, e di una immanchevole eterna condannazione. Nè solo direttamente
ottiene la Chiesa l' intento suo , ma eziandio indirettamente, e questo per più
capi. E primamente coll'eccitare i ricchi a fornir di lavoro gli artisti,
affinchè questi col sudor della propria fronte , colla loro industria, coll'
" provedano al proprio sostentamento, ed a quello delle loro famiglie. Di
tal guisa mentre son proveduti del necessario, son tolti all'ozio, origine
funesta di machinamenti in pregiudizio del sociale consorzio. Coll'inculcare
inoltre ai doviziosi e ai potenti l'obbligo che loro incombe del far discendere
nel seno della indigenza una parte di quell'oro, che racchiuso tengono ne' loro
scrigni, e così render meno penosa la condizione del mendico, della vedova e
del pupillo. E ciò non già per mezzo di una carità legale, invenzione tutta
recente della eterodossia fredda calcolatrice, e della quale la miglior parte
si perde tra i canali assorbenti per cui passa prima che giunga alla mano del
povero. Carità di nome, che rende incomparabilmente peggiore la condizione del
mendico, che lo invilisce, e lo racchiude in uno angusto steccato fuor del
quale non gli è dato di stendere il piede. Carità che lascia dietro se senza
confronto la carità spontanea, che a tutti i bisogni si stende, a tutte le
condizioni, e che onora al tempo stesso quei che l'accolgono, come quelli che
sono i rappresentanti di un Dio mendico , il quale nella loro persona riceve
l'obolo del donatore. Di più raggiugne la Chiesa lo scopo colla rassegnazione,
colla pazienza, se non anche coll'allegrezza la quale Ella ispira al povero
nella condizione sua , mettendo in bella vista davanti gli occhi di lui la sua
sorte nell' ordine della divina provvidenza, che in tal modo gli prepara una
non mai pe ritura felicità ; la preferenza che dà ai poverelli il Salvatore sui
ricchi e sui potenti del secolo col chiamarli beati, nell' atto stesso in cui
intuona le più formidabili minaccie, a chi non fa buon uso di sue facoltà, e ad
esse vive soverchiamente attaccato. Nè ancor paga la Cattolica Chiesa di tutto
ciò, perfeziona l' opera sua "i moltiplicare gl' istituti di carità d'
ogni maniera. Per questi le vergini trovano un rifugio ; le vedove hanno un
conforto; i pupilli rinvengono un asilo ; i vecchi un porto tranquillo ;
gl'invalidi un soccorso ; gl' infermi l'assistenza; i robusti un mestiere; i
giovanetti una scuola, e tutti la consolazione. In una parola tutte le classi
della umanità sofferente sono provvedute a larga mano in tutto che conferisce
al loro ben essere, senza " veruna sfuggita sia alla tenera
sollecitudine di questa provvida madre amante.
Pur, come non di meno nella
condizione comune del popolo non mai mancano le angustie, le sofferenze, i
disagi, gli stenti che accompagnano incessantemente il suo passaggio nella
valle del pianto, quindi è che la Chiesa fornisce a tutti in copia i motivi di
rassegnazione, di pazienza, di longanimita generosa in mezzo a lor travagli e
traversie. Oppone alle tentazioni di una seducente illusione di un sognato
mutamento di sorte, che non sarà mai, la sodezza della pace interiore figlia
del vivere virtuoso ed onesto ; il guiderdone imman" di chi si affida a
Dio e nella presente e nella vita avvenire. Dissipa il buio di quelle tenebre
nelle quali vorrebbero i suoi più acerbi nemici avvolgerlo per così
procacciarsi col fremito della rivolta insolente un pane tinto nel fiele del
delitto.
Combatte di più la Chiesa i
Conati del comunismo e del socialismo col mettere a nudo la costoro perfidia,
mentre non agognano col provocare lo sconvolgimento, che ad appianare a se
stessi la via al comando ed " più brutale dispotismo ; che ad arricchir se
medesimi collo spogliamento dei ricchi , ed a ridurre frattanto il credulo
volgo ad uno stentato vivere, ed a ricevere dopo mille gemiti e mille sospiri
un tozzo di pane per prolungare una penosa esistenza, se non anche a perderla per
inanizione.
Nè son già queste vane
parole, ma fatti eloquenti senza replica, che in tutte le fasi del comunismo e
socialismo prevalenti si avverano. Muove ad orrore il percorrere le pagine
storiche degli Anabattisti sotto la dominazione, o meglio, sotto il truce
terrorismo esercitato in Zwickan, in Muhlhousen, e poscia in Munster e nelle
attinenti regioni da Nicolao Storch, da Marco Tommaso, da Marco Stubner, de
Martino Cellario, da Tommaso Muncero, da Bockold, o Giovanni di Leida, e da
altri simili mostri. Pagine di sangue, di disperazione, di furibondi urli
cacciati dall'imo petto da quel popolo stesso sospinto alla spogliazione del
ricchi e delle chiese affim di nuotar nelle doviziose larghezze, ma che poi
trovossi nella ferrea condizione del dover aspettare con grand' ansia un tozzo
di pane per non morire, e pur molti e molti incontrarono la più crudele delle
morti, qual è il venir meno di pura fame. E ciò perchè da quelle tigri in umana
sembianza anche quel tenue alimento veniva loro negato. Severa lezione, se mai
altra ne fu, per chi si abbandona al delitto per la illusione di un ridente e
lieto avvenire! Or tale e non altro sarà mai sempre l'esito a cui san capo i
socialisti ei comunisti, e già quest'esito medesimo " noi iniziato nelle
provincie infelici a noi vicine dell'Umbria e delle Marche. Non sono in realtà
il comunismo e il socialismo, che una sostituzione personale al comando, alla
ricchezza ed agl' impieghi lucrativi altrui. Non sono che una smodata
ambizione, ed una insaziabile ingordigia per un dei lati, ed un zimbello e
decezione per l' altro la più umiliante e dispettosa. Come tali la Chiesa le
discopre per torre dall'agguato che gli si prepara, e dai lacci che gli si
tendono, il popolo fedele onde arreticarlo. Esauriti cotai mezzi dà in fine
mano la Chiesa ai suoi anatemi coi quali in faccia al mondo pronunzia
imperterrita la sentenza della proscrizione. Condanna che emanata dalla
maggiore autorità dell' universo, mentre colpisce e fulmina i, vile bruzzaglia
dei delinquenti tenebrosi, allontana dal costoro ceto con orrore quanti non
hanno ancor al tutto smarrita la fede, ed ai quali tuttora cale la salvezza
dell' anima, e credono in un immortale avvenire. Di tal forma, infrange la
Cattolica Chiesa, o spunta almeno le armi degli agitatori, e manda a vuoto le
imprese loro, sicchè non prevalgano nei loro rei divisamenti. A tutto questo
aggiunge la poderosa e immanchevole efficacia della preghiera non sol privata,
ma ben anco la pubblica e " per cui Dio si degni mandare a vuoto, e render
fatui gl'iniqui consigli dei traditori achitofelli. Ora, io chieggo, non son
forse questi mezzi tutti efficaci a render vano qualsivoglia conato del
socialismo e del comunismo con cui questi si avvisano di avventarsi contro Dio,
contro la Chiesa, contro la società, contro la proprietà e la famiglia? Qualora
specialmente questi si considerino nel loro complesso, colla forza intrinseca
ed estrinseca, che acquistano dalla fede e dall'autorità ? Mezzi che
abbracciano tutto assieme la mente, il cuore e l'azione dell'uomo e del
cristiano? Mezzi universalissimi, che si stendono ad ogni classe di persone, e
ad ogni tempo, e ad ogni luogo? Niuno, io mi penso, che ben li ponderi, il
richiamerà in dubbio. Chieggo in secondo luogo, e chi mai tiene in mano mezzi
cosifatti ? Quale istituzione, dalla sola Cattolica Chiesa in fuori, li
possiede, e può metterli in attività e in pratica? Ah niuno, niuno per fermo,
perchè niun fruisce del vigor della Chiesa, dell' autorità della Chiesa, della
universalità della Chiesa, del carattere divino della Chiesa, del dominio sulla
mente e sul cuor dell'uomo come la Chiesa. Potrà bene – 18 – il poter
civile armato delle sue bocche di fuoco, delle sue spade, delle sue baionette
far indietreggiar per alcun tampo le falangi degli empii, ma sarà questo l'
indietreggiar del cannone nell' atto di sua esplosione per ritornar tosto alla
carica. Potrà ben recidere alcuni rami rigogliosi, ma lascierà intatta la
ceppaja dell'albero per riprodur novelle frondi e nuovi vivaci rimessiticci.
Potra ben arrestare la mano da un colpo materiale, ma non perverra a far mutare
il volere per meglio avventarsi in più propizia occasione, ed ove fallisca il
colpo ad uno Scevola, si surrogheranno i pugnali dei Bruti. Conchiudasi adunque
l'essere appien dimostrato a logico filo quanto si è da me affermato nel tema
propostomi, che la sola Chiesa Cattolica può efficacemente opporsi ai Conati
del socialismo e comunismo. Se non che parmi udire chi vada tra se tacitamente
dicendo, che non ostante questa vantata poderosa possanza della Chiesa, i
tristi ogni dì guadagnano terreno sul campo medesimo di lei. Chè d' ora in ora
la piena innondatrice minaccia d'allagare quant' è l'immensa pianura; che il
nemico picchia omai alle porte di ogni fedele, che si sguinzaglia ogni dì più
la più vile bruzzaglia della plebe al delitto in atto di tutto invadere gli
argini che tuttor fan riparo, e già tremar gli fanno. Sì, non negherò, che il
male che ci sovrasta è grande, e il battito del cuore più di una volta ci si fa
sentire alla vista dell'orrendo pericolo, in che ci troviamo. Di fatto che
altro è la rivoluzione europea che aderge l'altiera fronte, e ci minaccia del
più truce sterminio, che l' opera del socialismo e del comunismo? Prova di tal
opera è lo spirito d'insurrezione, che da un capo all'altro di Europa informa i
popoli, e depone dai loro seggi principi e monarchi ; prova di tal opera è lo
spirito d' irreligione e d'indifferenza, che per mezzo di ogni fatta di libri e
giornali si diffonde per l'universo ; prova di tal opera è la furiosa tempesta,
che piomba sull'uno e l'altro clero, sono i vescovi esigliati, le sedi vacanti,
i buoni sacerdoti minacciati, insultati, carcerati; prova di tal opera è la
confisca de'beni Ecclesiastici, de religiosi, delle monache, degli stabilimenti
pii; prova di tal opera sono le scuole affidate a protestanti, agl'increduli ed
ai razionalisti, perchè si facciano inaridire i germi tutti che dalla pietà
de'genitori si son gittati nel teneri cuori della infanzia; prova di tal opera
è la cospirazione imprignita di annullare il Supremo Pontificato pigliando la
iniziativa dalla invasione dello stato temporale, e così torgli la indipendenza
necessaria al reggimento della Chiesa; Sì, torno a ripetere, tutto ciò è
verissimo, ed è l'opera del comunismo e del socialismo, che nei ministeri,
nella diplomazia, nelle camere dominano e decidono della sorte del mondo. Ma
questo stesso è una solenne conferma della verità del mio assunto. Imperocchè,
sè con tutta la forza sovrumana e gagliardia della Chiesa, della Chiesa, io
dico, unica valevole ad arrestare un sì gran male, pure questo cotanto prevale,
che ne addiverrebbe se quest'argine così potente mancasse ? Già da gran tempo
la società sarebbesi trasformata nel Caos con non altro diritto che quello
della forza materiale, e gli uomini quai bruti e quali fiere si avventerebbero
l' uno su l'altro per isbranarsi a vicenda. Si rafforza vieppiù il mio
argomento qualor si getti uno sguardo sull'attuale condizione sociale.
Immentrechè la corruzione
scende dall'alto, cioè, come abbiam detto, da gran parte di governi, dalle
sublimi cime dei ministeri politici, dalle tumultuose camere frementi e scorre
per ogni direzione mediante l'oro delle sette, per mezzo d'innumerevoli
emissarii, e con tutte le più raffinate arti della perfidia e della seduzione,
pur non di meno mantiensi quel resto di ordine di cui siam tuttora in possesso,
nella classe media del popolo. Questa classe finora si ristette inacessabile
alle trame, agli agguati, ai lacci di ogni maniera, che le si tendono ;
mantiensi nel generale tuttavia qual baluardo infrangibile a tutti gli assalti,
agli urti tutti, che del continuo le si danno. Si mostra sorda alle lusinghiere
promesse, che le si fanno, ed anzi le abborre, e le ha in uggia.
Ebbene d'onde hassi a
ripetere una inalterabile fermezza così fatta ? Ah non origina un tale
atteggiamento se non dall'azione, che su lei esercita la Chiesa, dalle lezioni
di fede e di ordine che da essa riceve, dalle armi spirituali che la tutelano;
e mentre, come la fede, così il buon senso, la verità par che ritirinsi dal
ceto superiore e dai sapienti della terra, e l'abbandonino, prendon lo seggio
nel cuor del popolo. Ora è legge in fisica, che le masse esercitano la forza
prevalente i; attrazione sui minori corpi, tanto che si accostino ad esse, e vi
si precipitino, così queste masse morali col tempo faran sì, che quei corpi
erranti, che or si perdono senza direzione e senza legge nel vuoto immenso
della irreligione e del disordine vengano a gravitare ed a ricogiungersi con
esso loro nella comune fede, negl' imprescrittibili diritti del giusto e dell'
onesto. Ora » Dio, dice il savio, Sanabili fè le nazioni che sono nel mondo,
nelle quali non è veleno sterminatore ; e il regno dell'inferno sopra la terra
non è. Imperocchè perpetua è la giustizia ed immortale (20) ».
Tutto questo però debbesi
unicamente alla Chiesa principio di vita, che sola immutabile conserva il
deposito della giustizia , della equità, del diritto, dell' ordine. lmperitura
com'è, sopravivrà alle rovine cagionate dai figli della iniquità, ricomporrà
cogli sparsi avvanzi il demolito edifizio del civile consorzio europeo. Qual
reina suprema all' anarchia della mente sostituerà il principio di autorità ,
cui renderà inviolabile; all'anarchia della volontà e del cuore restituerà l'
ubbidienza santa; all'anarchia delle azioni ridonerà il sentimento
dell'annegazione di se stesso, e lo spirito di sacrifizio e di carità divina,
per cui si rifonderanno i cuori nello scambievole amore.
Adoperiamoci adunque perchè
questa Chiesa trionfi; facciam voti perchè vigorosa mai sempre tenga lo scettro
della umana famiglia, disperda e rintuzzi, giacchè sola il può efficacemente, i
tenebrosi disegni che minaccianti ordiscono fra le ombre il socialismo e il
comunismo.
Frattanto sian lodi immortali
al Supremo Gerarca Pio IX. che con man forte, con invitto petto, a visiera
calata, solo fra i monarchi pugna pel diritto e per la giustizia, come il
salutò e proclamò i" parte tuttor sana di Europa, compresavi la stessa
eterodossia, e per tal mezzo nell'Apostolica Sede si conservera la sorgente di
ordine, la sorgente di vita, la sorgente di pace.
NOTE
(1) Histoire du communisme, ou réfutation historique des utopies de socialisme. Bruxelles 1850.
(2) Saggio intorno al socialismo e alle dottrine e tendenze socialistiche. Torino 1851.
(3) Le communisme et ses causes. Avignon. 1848.
(4) Conclusion des démonstrations évangéliques de l'ab. Migne. Liv. Deuxiéme IX.
Partie Conséquences du rationalisme au XVIII.
Siécle - LeCommunisme - e
Livre troisième Le Socialisme. Paris 1853.
(5) Du protestantisme et de toutes les héresies dans leur rapport avec le socialisme. Paris 1853.
(6) Eckert avocat a Dresde. La franc-maconnerie dans sa véritable signification.Traduite par M. l'Ab. Gyr prètre du diocèse
de Liège 1854.
(7) La franc maconnerie en elle méme, et dans ses rapports avec les autres sociétés secrétes de l'Europe. Liège et Paris 1859.
(8) Ved. il Dechamps ep. cit.
tom. 7. pag. 33. seg.
(9) Ved. il discorso di
Donoso Cortes nelle Camere di Spagna nel 1850.
(10) Può vedersi quest'argomento
svolto nell' ep. cit. del Dechamps seconde partie S. VIII. Résumé des causes du communisme, doctrines etexemples pag. 317. seg.
(11) Prov. 8 , 15.
(12) Rom. 13, 1. seqq.
(13) I. Petr. 2 , 17.
(14) Jo. 19 , 11.
(15) I. Petr. 2, 13, 14.
(16) Sap. 6 , 4.
(17) Luc. 9, 23.
(18) Galat. 5, 24.
(19) Eccles. 4 , 30.
(20) Sap. I , 14, 15.