I praticanti della vera religione?


La vera religione consiste nel «vivere in ascolto di Dio per fare la sua volontà». Benedetto XVI 

Che Dio se deve ascoltare? E che ascoltano questi nuovi pretti?

Fonte: U N A V O X
NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA


Chiesa di San Salvatore ad Arras, Passo di Calais, Francia

IL CORANO  SI  INSEDIA  NELLE  CHIESE  CATTOLICHE DELLA FRANCIA

Il 26 ottobre del 2011, nella chiesa di San Salvatore ad Arras, nel nord della Francia, si è voluto commemorare “degnamente” il famoso incontro interreligioso di Assisi del 1986, in occasione del 25° anniversario di questa triste e blasfema iniziativa voluta da Giovanni Paolo II.


Sul sito della diocesi di Arras si trova il resoconto di questa splendita giornata in cui si sono onorati… tutti… tranne Dio.

Mossi da uno stesso slancio - dice il testo - credenti di diverse confessioni si sono riuniti in «nome di Dio, il clemente, il misericordioso». Come dice il Corano.






Per onorare degnamente, è proprio il caso di dirlo, questo immortale evento, i rappresentati di tutti gli dei, o quanto meno dei più noti, hanno portato un loro specifico oggetto sacro e lo hanno deposto, solennemente!, sul cosiddetto altare moderno, debitamente ricoperto da una tovaglia (non da tavola… che non ci si confonda!).
E lo stesso sito della diocesi elenca con sussiego i partecipanti, in rigoroso ordine d'importanza “ecumenica”: Ed ecco che avanza una processione in chiesa: il cero pasquale, i libri sacri, le icone, portate dal membro di ogni comunità: chiesa ortodossa, culto musulmano, chiesa riformata, chiesa cattolica.
In verità l'impudenza dei nuovi preti della nuova Chiesa non conosce ritegno alcuno!




E il Corano, com'è giusto, è stato posto anche in maniera adatta alla bisogna, su un legio apposito. Ecumenicamente insieme alle altre suppelitili.
Ovviamente, la bestialità arriva fino al punto di accostare l'immagine di Cristo Pantocrator e della Santissima Trinità al “libro” dove, non solo si negano sia l'uno, sia l'altra, ma addirittura li si condanna come blasfemia, passibile di essere punita con la morte.
Sono questi i misteri illuminanti che ci ha regalato il Concilio Vaticano II e che sono esaltati dai papi che lo hanno voluto e sostenuto e che continuano ad essere osannati da Benedetto XVI.
Perché poi non ci siano dubbi circa la buona (o mala!) volontà ecumenica dei nuovi preti della nuova Chiesa, ecco che il Corano ci viene presentato, sempre dalla diocesi di Arras, in tutta la sua interezza e inequivocabile veste grafica.
Noi non conosciamo l'arabo, ma sarebbe davvero curioso sapere su quale Sura è aperto il Corano in questa immagine. Il diavolo potrebbe aver voluto che, a mo' di beffa per i nuovi preti della nuova Chiesa, lo si fosse aperto e mostrato proprio alla Sura che condanna i cristiani per blasfemia.
E non è da dire che si tratti di una iniziativa estemporanea, magari dovuta all'intraprendenza del parroco locale, perché due giorni prima, nella vicina diocesi di Lille si era svolta una pari iniziativa, illustrata orgogliosamente nello stesso sito di Arras.
Si ha voglia a fare bei discorsi, a proclamare belle intenzioni, a studiare improbabili recuperi, ad inventarsi problematiche riabilitazioni liturgiche: se poi non si è in grado di sconfessare cose come queste e, soprattutto in Alto Loco, non si recita il mea culpa per cinquant'anni di sfacelo conciliare, post-conciliare, infra-conciliare, extra-conciliare… comunque da Vaticano II !




settembre 2012



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